Il piano per il Grande Reset, promosso dal World Economic Forum, è un piano attraverso il quale si punta a ripristinare gli equilibri fra produttività e consumi, così da poter risanare la disuguaglianza della distribuzione della ricchezza. Così facendo, si risana il degrado socio-economico sul pianeta, il che significa che eliminare malessere, sofferenza, fame e carestia nel mondo.
Questo è l’obiettivo finale del piano per il Grande Reset, un piano basato su principi e ideali di gran valore, che però per moltissime persone in tutto il mondo significherà la perdita di tutti i diritti alla vita vera. Sono tutte quelle persone che, non producendo più abbastanza e non contribuendo più abbastanza alla società, vengono considerate una zavorra al progresso dell’umanità, una zavorra che vogliono eliminare, per poter garantire alle nuove generazioni un mondo in cui poter prosperare in equilibrio perpetuo con la natura.
Come si può capire, il Grande Reset lo si può vedere come un crimine contro l’umanità, se lo si valuta dal punto di vista di quelli che perderanno il diritto alla vita vera, ma lo si può considerare un piano a favore dell’umanità, se lo si guarda dal punto di vista delle nuove generazioni, che beneficeranno da quel piano, che non è altro che il piano per il Nuovo Ordine Mondiale e per l’Agenda 21, messi insieme.
Stiamo attraversando una fase di transizione fra due epoche, quella conseguente alla terza rivoluzione industriale, segnata dall’avvento dei computer e della rete Internet, e la quarta rivoluzione industriale, che è quella che sarà segnata delle intelligenze artificiali. E’ una fase di transizione che molti vivranno come un diluvio universale, mentre altri, spero molti, vivranno come una benedizione. Sono tornato in Italia con il bagagli di conoscenza e competenze necessaria a evitare il diluvio universale, e attraverso il progetto Chiave del Matrix, e altri, spero di aiutare più persone possibili ad entrare a far parte dei “benedetti”, cioè quelli che beneficeranno dal Grande Reset.